Dal centro di Monterenzio si parte scendendo la valle dell’Idice per un paio di chilometri, sino a svoltare a destra su via Lamma. La strada, con una pendenza media intorno al 10%, ci porta rapidamente in quota, a 570 m. Si comincia a scendere con un tratto sterrato sino a Cà del Vento, per poi proseguire prendendo a destra lungo via Collina. Dopo qualche chilometro di saliscendi lungo una bella strada di cresta, prendiamo a destra via Calvanella, uno sterrato che rapidamente ci porta sul fondovalle del Sillaro, alla borgata di San Clemente. Attraversiamo la provinciale per proseguire dritti su via Mingardona e imboccare, prima del ponte, lo sterrato che segue il letto del torrente, guadandolo un paio di volte. Normalmente i guadi sono semplici e quasi asciutti ma, in caso di molta acqua, a San Clemente si può girare a destra seguendo il fondovalle. Dopo qualche chilometro, all’altezza del Villaggio Termale, lo sterrato confluisce sulla provinciale, che seguiremo per circa 5 chilometri sino ad imboccare a destra la salita di Villa Sassonero. Arrivati al termine dell’ascesa la nostra traccia volta a destra ma, se siete alla ricerca di una foto da postare sui social, potreste seguire le indicazioni verso Bisano, tenendo poi la sinistra poco dopo, su via Casoni di Romagna; dopo poco vi ritroverete tra le fotogeniche pale del parco eolico del Monte delle Carpenine. Riprendendo la descrizione dal bivio precedente, il nostro itinerario segue le indicazioni per Villa di Cassano, iniziando a scendere. Dopo meno di due chilometri occorre fare attenzione ad imboccare lo sterrato sulla destra (via Collina) che ci permetterà di proseguire sulla panoramica strada di cresta ancora per alcuni chilometri. Giunti dove ricomincia l’asfalto, prendiamo a sinistra verso Monterenzio e dopo un chilometro svoltiamo a destra su via della Rocca, una carrareccia che ci farà raggiungere il fondovalle all’ombra dei boschi. Giunti in fondo svoltiamo a sinistra per raggiungere rapidamente Monterenzio e il Museo Civico Archeologico “Fantini”, dove abbiamo lasciato la nostra auto.
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L’individuazione e la tracciatura di questo itinerario sono state co-finanziate dal Programma Turistico di Promozione Locale del Territorio turistico Bologna – Modena con risorse della Regione Emilia-Romagna.