Verso il contrafforte Pliocenico

Verso il contrafforte Pliocenico

Traccia Gps

Traccia Gps

  • Partenza: Stazione FS, Pianoro
  • Arrivo: Stazione FS, Pianoro
  • Lunghezza: 48,1 km
  • Difficoltà in bici: Impegnativa
  • Dislivello in salita: 1350 m
  • Dislivello in discesa: 1350 m

L’itinerario inizia dalla stazione di Pianoro, raggiungibile anche da Bologna utilizzando il servizio di trasporto bici + treno.

Si inizia a pedalare risalendo la valle del Savena. Dopo circa sette chilometri, superato il tratto delle gole, inizia sulla sinistra la salita per Livergnano, una stretta strada asfaltata che in pochi ma duri chilometri (2,4 km con una media del 12,5%) porta sino al borgo con le case costruite a ridosso del contrafforte Pliocenico. In uno dei magazzini scavati in parte nella roccia è il piccolo ma interessante Winter Line Museum, ricco di reperti e testimonianze della II guerra mondiale.

Si prosegue per qualche chilometro lungo la statale della Futa sino al bivio sulla sinistra per Barbarolo. Raggiunta la chiesa si continua lungo la bella strada panoramica che porta in località Fornace dove, al bivio, occorre mantenere la destra. Circa due chilometri dopo si svolta a sinistra per imboccare via Monte delle Formiche, una carrareccia che, con una impegnativa salita, conduce sino alla cima del Monte che si staglia di fronte a noi e da dove si potrà godere di un bellissimo panorama dai suoi 638 mt. di altezza.

Il Monte, noto per il santuario e per il fenomeno naturale delle formiche alate che ogni anno nel mese di settembre vengono qui a morire a migliaia, ha vari punti di interesse, come la grotta dell’eremita o il piccolo cimitero con la tomba di Luigi Fantini, il noto speleologo e paletnologo dei primi del ‘900 che ha dedicato la vita ad esplorare geologicamente questi territori.

Una volta discesi dal Monte, giunti in località Cà di Pippo è possibile fare una breve deviazione alla borgata di Tazzola per visitare il piccolo museo dei Botroidi, una raccolta di fossili e reperti geologici raccolti dal Fantini.

Proseguendo, dopo un breve tratto tecnico in discesa su sentieri e strade sterrate, si giunge al castello di Zena, guardato a vista dalla vicina Torre dell’Erede.

Superato il castello si ritorna sull’asfalto di via Zena e dopo circa un chilometro l’itinerario svolta a destra per via Gorgognano. Dopo un altro chilometro può essere interessante la deviazione sulla sinistra (700 mt.) che porta alla Balena della val di Zena, un particolare manufatto in vetroresina realizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna raffigurante appunto una balena nel luogo ove un contadino della zona trovò i resti di un cetaceo risalenti al Pliocene.

Si prosegue per via Gorgognano sino al punto dove la traccia lascia la strada asfaltata per inoltrarsi, sulla sinistra, lungo una valletta laterale. Si imbocca la valle tenendo il ruscello alla nostra destra per poi, dopo circa un chilometro, passare sull’altra sponda. Si prosegue ancora un po’sul fondovalle sino ad imboccare la salita finale che, con una serie di tornanti sempre su fondo sterrato, giunge alla strada asfaltata di via Donini. Si svolta a sinistra e poi subito a sinistra per via della Collina e in un paio di chilometri si giunge a Pianoro nei pressi della stazione.

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